recensioni

Prologo ricco di emozioni quello andato in scena nei giorni scorsi nella serata di anteprima della nuova edizione di Jazz in Eden. Nello stupendo scenario offerto dalla cantina vinicola Vigne Note di Timoline di Corte Franca, dove è stato creato uno spazio dedicato alla musica dal vivo battezzato «Baccano di Note», ad infiammare gli animi degli oltre 200 ascoltatori ci hanno pensato tre giganti del jazz internazionale: il romano Max Ionata al sassofono tenore e soprano e gli americani Reuben Rogers al contrabbasso e Clarence Penn alla batteria.
Applauditissimo, il trio ha presentato per l'occasione il suo nuovo progetto discografico pubblicato proprio in questi giorni (distribuzione Blue Note); un album che nella versione live ha pienamente convinto nell' impalcatura esecutiva come nei contenuti, sospeso tra la tradizione del classico trio dal sound rollinsiano e sonorità più moderne. Particolarmente d' impatto le composizioni originali, contraddistinte spesso di tempi dispari, con rapidi cambi di pulsione ritmica e profonde tensioni armoniche. Splendide anche le rivisitazioni: dal tema di Nuovo Cinema Paradiso di Morricone all' arrangiamento struggente di «Con Alma» di Gillespie.
Jazz senza mezze misure, che non sa che farsene dei condizionamenti stilistici del momento. Un jazz come mamma l'ha fatto, senza tanti fronzoli, in un dialogo serrato di elementi, di storie e di suoni assolutamente trascinante.
Roma-New York: un raffinato incontro in jazz che a Timoline ha visto nascere un sodalizio che promette di fare strada, quello tra l'associazione Jazz on The Road, tra i promotori della rassegna cittadina che partirà ufficialmente il prossimo 11 ottobre, la stessa Jazz in Eden e la cantina vinicola Vigne Note.